RAI : Foa ci riprova. Sarà presidente?

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[AdnKronos]

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Via libera dal Cda della Rai al Foa bis. Il consiglio d’amministrazione riunitosi a Viale Mazzini ha votato la nomina di Marcello Foa, con 4 voti a favore, un voto contrario e un astenuto. Ora, per diventare effettiva, la nomina del presidente dovrà ottenere il parere favorevole di una maggioranza qualificata (almeno i due terzi) della commissione di Vigilanza. A votare contro nella seduta del Cda di oggi è stato il consigliere d’amministrazione Rita Borioni mentre ad astenersi è stato il consigliere Riccardo Laganà. Foa non ha partecipato al voto per ovvi motivi di opportunità. Mentre i quattro voti favorevoli sono stati espressi da Igor De Biasio, Giampaolo Rossi, Beatrice Coletti e dall’ad Fabrizio Salini. Lo stesso schema di voto che si era verificato circa un mese e mezzo fa.

È la seconda volta infatti che Foa viene votato per la presidenza dalla maggioranza del Cda. Era già accaduto il 31 luglio scorso (sempre con voto a maggioranza) ma poi il primo agosto la nomina non aveva ottenuto il placet della Vigilanza, dove sia Pd che Leu e Forza Italia non avevano votato.

La nomina di oggi segue l’approvazione, avvenuta mercoledì scorso, di una risoluzione della stessa Vigilanza che invitava il Cda di Viale Mazzini a procedere alla nomina del presidente dell’azienda entro mercoledì prossimo, senza escludere la candidatura di Marcello Foa. La risoluzione, approvata con i voti a favore di Lega, M5S e Fratelli d’Italia, l’opposizione di Pd e Leu e l’astensione di Forza Italia, invitava anche il presidente in pectore a presentarsi in audizione a San Macuto prima del nuovo voto che dovrà rendere effettiva la nomina. Questa volta dovrebbero essere i voti di Forza Italia a permettere l’approvazione del parere positivo su Foa con una maggioranza dei due terzi della commissione.

Lo ‘schema’ del voto di oggi viene confermato anche nella nota ufficiale diffusa dall’azienda, dove si legge: “Il Consiglio di amministrazione della Rai si è riunito questa mattina a Viale Mazzini coordinato dal Consigliere anziano Marcello Foa e alla presenza dell’Amministratore delegato Fabrizio Salini. Il Cda, anche a seguito dell’atto di indirizzo della Commissione di Vigilanza Rai, ha proceduto alla nomina di Marcello Foa come presidente del Cda. Il consiglio ha eletto a maggioranza il Presidente con il voto contrario del consigliere Rita Borioni e l’astensione del consigliere Riccardo Laganà. Marcello Foa ha lasciato la Sala del Consiglio al momento della votazione. La nomina per divenire efficace dovrà essere confermata con il voto a maggioranza qualificata dei due terzi da parte della Commissione Parlamentare di Vigilanza”, conclude la Rai.

BORIONI: “PRESENTATA FORMALE DIFFIDA A PROCEDERE” – “All’inizio della seduta odierna del Cda, ho presentato formale diffida a procedere all’elezione di Marcello Foa, visti i chiarissimi profili di illegittimità della stessa. Nonostante ciò, il Cda ha deciso di procedere ugualmente. A questo punto mi riservo qualsiasi azione a tutela dell’azienda stessa”. Lo dichiara il consigliere d’amministrazione della Rai Rita Borioni a proposito della nomina di Foa, sulla quale ha espresso voto contrario. “La Rai – dice ancora Borioni – non dovrebbe forzare regole e procedure consolidate per sottostare ai diktat di alcune fazioni politiche”.

PROTESTE USIGRAI – “E così il CdA della Rai ha eseguito ancora una volta gli ordini arrivati da fuori”. Inizia così la nota congiunta di Fnsi e Usigrai sulla nuova nomina di Marcello Foa.

“Prima – sottolineano le due organizzazioni sindacali – ha accettato l’illegittimo diktat governativo, poi ha piegato gli interessi aziendali lasciando l’azienda in stallo per oltre un mese e mezzo, e infine – come nel gioco dell’oca – è tornato al punto di partenza nominando la persona prescelta dal governo e ora santificata sull’altare del conflitto di interessi”.

“Dunque, ancora una volta, dopo le promesse di una Rai libera e autonoma dai partiti, ci troviamo di fronte a una Rai con vertici scelti dal governo, in alleanza con il partito del conflitto di interessi”, concludono Fnsi e Usigrai.

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